Venerdì 22 dicembre nell’anno del Signore 2006, seconda uscita esterna della Pallacanestro Capurso in quel di Bitonto contro una squadra di Promozione (stikazzi).
Appuntamento alle
Le figlie del nostro amato allenatore (ossequi) dicono di voler venire a vedere la partita…perché non vedono l’ora di vedere il papà che s’incazzata (annamo bene…penso…e infatti si divertiranno).
Si parte! Una carovana di 4 autovetture allegramente a spasso per il territorio barese. Leader del gruppo l’auto monolocale di coach Angelo che, entrato a Modugno sbaglia la svolta ad un semaforo e porta a zonzo, per tutta la piccola cittadina satellite barese, il gruppo di cestiti concentrati sulla gara.
Caos più totale. Incroci in cui la “precedenza” è solo un termine il cui significato sul dizionario dice che è qualcosa che si fa “prima”, semafori impazziti e dulcis in fundis…il passaggio a livello chiuso per il passaggio di due treni diretti verso lande esotiche e sperdute in cui il tempo pare solo polvere ferrosa.
Ma lasciamo
Nello spogliatoio si raduna la squadra rappresentante la piccola e adorabile cittadina di Capurso. Subito si scaldano gli animi con discorsi riferiti alla partita…la disputa però non riguarda la tattica da adottare ma la divisa da usare…bianca o rossa?????
Il pacifico scambio di opinioni (“ma che cazzo…non c’avete na maglia rossa”…”ma vaffanculo”…e termini affini) mette tutti d’accordo sul “loro sono verdi…ma voi vestitevi il più rosso possibile”. Sono passati 3 giorni dalla partita…e l’unico senso che posso attribuire a questa frase è che siamo a Natale… Dibattito: che significa…vestitevi il più rosso possibile???
Cmq…si inizia il riscaldamento in una palestra in cemento, verde, con crepe sul pavimento e canestri alla moda. Sembriamo seri… tutti concentrati a correre a metà campo…due file…giochi a due a tre…scopa, TreSette e zumbarid!
A conclusione del riscaldamento in nostro radioattivo Vincenzo lancia un chiaro segnale di sfida agli avversari. Salta a canestro…lo tocca e lo lascia molleggiare per 4 minuti e 23 secondi…come a dire: Ahò..so’ cazzi vostri!!!
Scendono in campo Andrea come playmaker, gli esterni sono Vincenzo e Armand e come pivot Vito e Francesco. Marchiamo a uomo.
Gli avversari invece fanno difesa a zona. In attacco iniziamo abbastanza bene… a parte qualche blocco che i nostri pivot si facevano a vicenda suscitando l’indignazione di Angelo che dalla panchina inizia a sbracciarsi e urlare come un pazzo (non so se per far divertire le figlie o perché esasperato dalle palle perse e dall’inesistenza della nostra difesa).
Finalmente arriva il mio turno. Claudio, il playmaker filosofo che studia lettere, si mette immediatamente in mostra con 3 palle perse su 4 palloni toccati (e non giocati) e di conseguenza sostituito all’istante. Peccato…ci teneva davvero tanto.
Armand inizia a colpire dalla lunga…Vito dall’angolo destro non sbaglia un colpo…Vincenzo sembra una bestia assassina, si butta dentro, tira, corre, forse il migliore dei suoi.
Andrea sembra essere l’unico playmaker in grado di dare fluidità alle azioni offensive, tuttavia qualche passaggio di troppo, fatto senza guardare e puntualmente nelle mani dei giocatori in canotta “più verde possibile” continuano a suscitare l’irratazione di Angelo. Il più piccolo, Giuseppe, entra e in 30 secondi realizza 5 punti…poi anche lui inizia a pensare al panettone e all’anguilla…ma è giovane e molto molto promettente…per lui non contano gli errori…
Gianvito dal canto suo, pivot freekkettone, prende qualche bel rimbalzo e mantiene bene la posizione. Angelo, “l’amichetto” di Vincenzo, mette in mostra le sue doti atletiche correndo e realizzando punti importanti.
Persino il nostro amatissimo Ciccio ha contribuito alle fasi offensive, sculettando a destra e manca della linea dei 3 punti. Il suo compito era quello di distrarre la difesa avversaria con sguardi ammiccanti e movenze sensuali. “La notte prima della partita l’ho passata guardando tutti i film di Roger Rabbit per studiare i movimenti di Jessica e imitarli in campo” ha confessato la giovane e avvenente guardia capursina alla fine dell’incontro.
Della difesa meglio non parlare. Fino ad ora ho detto cose bruttine giusto per far sorridere tutti che coloro che, come me, soffrono di depressione natalizia; se dovessi parlare della nostra difesa dovrei continuare a dire cose bruttine, ma sarei serio. Velo pietoso.
Nota positiva della serata:
Mi domando…si può gridare “guerra” a Natale? E se uno è pacifista, come me…non può giocare a Capurso? Il nostro Presidente cambierà i colori sociali per una divisa mimetica? Continuo a non dormirci per rispondere a queste amletiche questioni. Eventualmente provvederò di fornirmi di una mogliettina con i colori della Pace da mettere sotto la divisa ufficiale…chi mi ama mi segua.
Finalmente arriva il momento della doccia. Capurso e Bitonto, grandi centri di tradizioni popolari, caserecce e punti di riferimento di tutta la pallacanestro pugliese si incontrano amorevolmente in un unico spogliatoio con sole 3 docce funzionanti.
Risultato finale: rito orgiastico pre-natale di iniziazione dionisiaca per le nuove leve di entrambi i teams e doccia ghiacciata per i ritardatari (della seria, che non solo a Capurso finisce l’acqua calda).
Mi auguro che la mia dettagliata sintesi possa essere servita per mettere alla luce la totale dedizione degli atleti biancorossi nelle attività sportive.
Oggi è Natale… auguri a tutti voi che avete avuto il fegato di arrivare fino alla conclusione…
Baci per tutti!!!
!!!!!!!!!!WAR!!!!!!!!!!
questo post è stato gentilmente offerto da "Claudio il filosofo" (meglio scribacchino che playmaker)
è stato finalmente pubblicato il calendario: 1° divisione girone c